Per sfruttare pienamente il potenziale della tua strumentazione è necessario che tu e i tuoi collaboratori conosciate ogni piccolo segreto per far funzionare al massimo i tuoi GC o il tuo autocampionatore. Le applicazioni possibili sono molteplici così come anche le varie configurazioni.
Le tipologie di utilizzatori in genere sono due:
- La prima è composta da personale mediamente/altamente specializzato con più o meno esperienza in campo analitico che conosce esattamente le procedure operative e ha solo necessità di imparare ad utilizzare la strumentazione del brand con il quale si sta approcciando in quel preciso momento;
- La seconda è composta da chi non ha le reali competenze della materia (perché nemmeno sono richieste dal tipo di lavoro da svolgere) e si limita a ripetere pedissequamente i vari passaggi così come vengono tramandati di operatore in operatore senza conoscere il reale motivo del perché si faccia in quel modo.
In entrambi i casi, che ci si trovi dinnanzi personale qualificato con scarsa conoscenza della macchina, o che ci si trovi innanzi a personale senza competenze didattiche, si ha la necessità di formare il personale per ottenere da questo il massimo dal potenziale disponibile con la strumentazione in uso.
Il problema principale in questo è che la quotidianità nelle attività di un laboratorio mediamente strutturato, non ti consente di fornire la adeguata formazione interna per diverse ragioni. La più banale è che in un laboratorio di piccole dimensioni ci si può trovare in genere con massimo due/tre persone che fanno un po’ di tutto, dai campionamenti all’elaborazione del dato acquisito fino alla reportistica passando per la sicurezza e gestione del personale. Tutte cose che messe insieme assorbono la totalità del tempo a disposizione. Questo sarebbe risolvibile se all’interno del laboratorio si avesse a disposizione delle figure di backup in grado di coprire ogni ruolo e permettere di affiancare il personale in formazione. Ovviamente sono pochi i laboratori che possono permettersi una figura di così alto profilo e quindi questo compito va a ricadere quasi sempre sul responsabile che difficilmente riesce a trovare il tempo per affiancare i propri collaboratori per erogare formazione.
Io stesso mi sono trovato in questa condizione e conosco benissimo quali sono le mille difficoltà che un responsabile si trova ad affrontare giornalmente. Chi mi conosce da diverso tempo sa che prima di cominciare ad occuparmi di assistenza tecnica ho lavorato nel reparto produttivo prima e in quello di collaudo poi per una nota azienda italiana di strumentazione da laboratorio (DANI INSTRUMENTS) e che in entrambi i casi ho rivestito il ruolo di responsabile.
Era sempre complicato per me svolgere tutte le funzioni di responsabile (dalla programmazione degli ordini, alla gestione dei miei collaboratori) e allo stesso tempo riuscire a erogare formazione. Ogni giornata era fatta di mille impegni, riunioni, imprevisti, collaboratori che mi chiamavano per verificare il lavoro svolto e mille altre incombenze che competono ad un responsabile.
“Sì ma non tutti i giorni c’è bisogno di formare i propri collaboratori”
Vero, ma nelle aziende dinamiche il personale è sempre in movimento, si sposta, c’è chi vuole avere nuovi stimoli e cambia azienda, c’è chi all’interno della stessa azienda chiede di svolgere un ruolo differente e quindi ci si trova a dover insegnare tutto nuovamente. E quando non è il personale a cambiare, cambia la strumentazione che si aggiorna. E in quel caso sei anche tu ad aver bisogno di recepire nuove skills, nuove competenze.
“Ma quando arriva una macchina nuova in laboratorio, è il tecnico che installa a doverci formare”
Anche questo è vero ma solo in parte. Sì perché non tutte le case produttrici o non tutti i distributori erogano la formazione adeguata. Spesso chi installa una nuova strumentazione si limita a indicarti come accendere e spegnere la macchina e poi ti consegna in mano il manuale d’uso e dopo sono solo fatti tuoi.
E’ proprio così vero?
Lo so. Girando me le raccontate proprio voi queste cose.
Tornando all’origine del discorso, non conoscere ogni aspetto del funzionamento della macchina che si sta utilizzando comporta almeno due aspetti negativi:
- Non si sfrutta il pieno potenziale della strumentazione e quindi con molta probabilità per fare la tua analisi impieghi molto più tempo di quello che potresti impiegare
- Non conoscendo pienamente il funzionamento e le particolarità di una macchina, rischi di metterti nella condizione di crearle dei danni che poi fermeranno le attività per un tempo indefinito.
Qual è il punto in comune di questi due aspetti? Ci hai fatto caso? IL TEMPO
Esatto, il tempo, che non è mai troppo per fare tutto quello che abbiamo da fare ma soprattutto in un ambito produttivo equivale a maggiori guadagni.
Perché allora lasciare questi guadagni ad altri laboratori più efficienti se puoi tenerli per il tuo laboratorio?
Già, perché quei guadagni se non li prendi tu non restano lì ad aspettare che tu abbia il tempo di raccoglierli. C’è sempre qualcuno pronto a prenderli al posto tuo.
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